Dopo 30 mesi dalla sua scadenza, è stato firmato dal sindacato il nuovo contratto nazionale di lavoro del settore trasporto Merci e Logistica.

Adesso la parola ai lavoratori!

Sono stati modificati 25 articolati già esistenti,  8  sono i nuovi articoli, un capitolo specifico per gli artigiani e la cooperazione che entra a pieno titolo nel Contratto. Per i sindacati firmatari è un buon contratto, visto le condizioni attuali (crisi economica e sociale, divisioni sindacali ecc)

Per noi NON lo è affatto! Definirla una “sconfitta” è un complimento!

Ancora una volta dobbiamo purtroppo registrare che le ricadute della crisi economica vengono scaricate sui lavoratori. L'accordo firmato non solo non permette di recuperare economicamente quanto già perso in questi anni, ma peggiora significativamente le condizioni di lavoro di tutti. L'unica novità rispetto al passato è che i sindacati firmatari si sono impegnati a consultare i lavoratori entro il mese di febbraio c.a. prima di apporre una firma definitiva all'accordo.

Sarebbe stato meglio sottoporre ai lavoratori una discussione su quanto si stava per firmare prima di arrivare all'accordo definitivo. Sarebbe stato più giusto promuovere non solo assemblee informative, che per altro vengono svolte senza uno straccio di materiale esplicativo.

Sarebbe stato giusto dare la possibilità ai delegati e delegate, ai lavoratori e alle lavoratrici che pensano che questo contratto è estremamente inadeguato alle reali necessità, di poter partecipare a queste assemblee aprendo così una vera discussione. Purtroppo tutto ciò non è stato concesso. Per questo motivo, come lavoratori che sostengono l’area programmatica “La Cgil che vogliamo”, la sinistra sindacale della Cgil, abbiamo preparato questo breve volantino per spiegare i motivi principali che ci portano a bocciare il contratto firmato.

L’aumento salariale : é previsto un aumento in 4 anni e mezzo di 122 euro scaglionate in quattro tranche. Ovvero un aumento di circa 5 euro mensili.  una- tantum di 150 euro a copertura dei quasi trenta mesi passati senza contratto. Per un periodo di vacanza contrattuale simile allo scorso rinnovo ne abbiamo ricevuti 1.100 euro. Oggi invece siamo noi che ne perdiamo circa la stessa cifra.  Nei festivi, nella quattordicesima e negli straordinari non verranno conteggiati gli aumenti Ancora più incredibile,  l’accordo, sarà soggetto a revisione fra le parti nel Gennaio 2012, mettendo a rischio le ultime due tranche dell'aumento. Perderemo le festività (Pasqua e 4 Novembre) parzialmente compensate economicamente. Vedremo crescere in modo esponenziale un doppio regime salariale: l’apprendistato, i contratti a termine, i salari dei neo assunti saranno più bassi . A favorire tutto questo ci sarà una nuova classificazione per il personale per favorire le cooperative ma farà perdere migliaia di euro ai nuovi operai.

Parte normativa: aumenterà lo sfruttamento. A conti fatti, perderemo le 39 ore. Potranno trasferirci più facilmente, il lavoratore si sentirà ancora più solo. Hanno “aggravato” le sanzioni disciplinari ai dipendenti soprattutto verso gli autisti. Aumenteranno le flessibilità senza contrattazione: per almeno 5 settimane potranno “chiedere” fra un minimo di 6 ore a un massimo di 9 ore giornaliere. Divieto di sciopero per 7 mesi durante la discussione di rinnovo del CCNL e 70 gg durante il rinnovo di quello di secondo livello. Finanzieremo gli Enti Bilaterali per servizi che non controlleremo e che andranno a sostituire la contrattazione. “Sanità integrativa”, sarà obbligatoria l'adesione, i datori di lavoro verseranno 120 euro all'anno. Cosi facendo vengono sottratte risorse che potrebbero essere inserite negli aumenti salariali e si accelera il processo di privatizzazione della sanità pubblica, scaricandone i costi sociali sui lavoratori dipendenti. Gli unici a pagare le tasse in questo paese.

Diciamo NO a questo contratto.

La soluzione migliore è ritirare la firma, riconvocare i lavoratori, discutere una piattaforma contrattuale che parta dalle esigenze reali dei lavoratori. Solo col coinvolgimento, la discussione, il confronto si può produrre una piattaforma adeguata efficace per promuovere mobilitazioni che costringano i padroni a restituirci almeno parte di quello che gli abbiamo fatto guadagnare in questi anni.

I lavoratori hanno già dato. La crisi la paghi chi l’ha generata!!                                                                                                                                Area programmatica

                                                                                                                    La Cgil che vogliamo area Merci” Lombardia

Per un analisi approfondita

http://www.trasportiinlotta.it/CCNL2008-2012/documentosulrinnovoCCNL2008-2012.pdf