Adesso, la parola ai lavoratori!!!

 

Il 10 Dicembre, durante una delle assemblee programmate nella Filiale UPS di Vimodrone (81 persone partecipanti!) arrivava la comunicazione della revoca degli scioperi del 13-17-20, causa la firma del CCNL.

Preparare 3 giorni di mobilitazione in queste condizioni, cioè dal nulla, non è certo cosa semplice. Ancora più complicato farlo se in assenza di materiale informativo ed agitativo da parte delle strutture sindacali. 

Emergeva in modo chiaro e palpabile l’assenza politica dei sindacati.

La mancanza di una direzione capace di condurre nei migliori dei modi una battaglia per nulla facile.

Sappiamo tutti che uno sciopero di questa intensità non è come fare una scampagnata e tre giorni di lavoro, sono per molti la possibilità di arrivare alla quarta settimana!.

Le Rsu Ups erano convinte che in questa battaglia a prevalere sarebbe stata la consapevolezza dello scontro in atto! Se ci fosse stata battaglia per il padrone Ups non sarebbero state giornate facili.

Il fatto che abbiano firmato pone una domanda semplice: a quale prezzo? Sulla base delle informazioni pubblicate e già sottoscritte … il futuro contratto, a nostro avviso, sarà un vero disastro!

Noi che abbiamo fatto nostra, la bandiera dell’intransigenza della Cgil contro l’accordo separato firmato da CISL e UIL che modifica i CCNL, in questo accordo firmato vengono introdotte tutte quelle “porcherie” che il nostro sindacato aveva messo alla porta! Moderazione salariale, Enti Bilaterali, deroghe alle leggi ecc…

In modo spontaneo e genuino diversi lavoratori ci chiedevano a ragione: ma a cosa serve il sindacato, questo sindacato? Strappiamo la tessera cosi imparano ecc….

Se è vero che in politica il vuoto non esiste, qualsiasi spazio lasciato si trasforma in spazio occupato  e nel nostro caso pensare che con minori adesioni sindacali le cose miglioreranno ci si sbaglia e di grosso. Il sindacato è molto sensibile alla partecipazione – quella vera- se i lavoratori sono distanti dal sindacato la burocrazia trova i suoi spazi per sopravvivere, anche economicamente, come stanno facendo… con gli enti Bilateriali, Previdenza, Sanità complementare. Un sistema  di autofinanziamento che li rende autonomi .

Ma …  se, per ipotesi, un giorno perdessero seriamente consenso, e a questo sistema economico e sociale, non servissero più, nemmeno come paravento, sarebbero cestinati senza problemi. Il punto è che, insieme a loro saremo cestinati anche noi!.... cosa ne sarà di noi e delle nostre tutele? Se in soli 15 anni ci hanno fatto tornare a condizioni anni 60, senza freni, cosa  i padroni potrebbero ottenere?....

Pensiamo che il sindacato sia un utile strumento per migliorare le condizioni di vita e di lavoro ma dipende, se questo è un sindacato democratico e di classe!  

Nel nostro piccolo pensiamo che siamo ancora in tempo per un ultima battaglia intorno a questo contratto che potrebbe fare riaprire i giochi. I sindacati nella fretta di firmare hanno scritto che scioglieranno la “riserva” dopo la consultazioni dei lavoratori entro 31-01-2011.

Ai lavoratori la parola! Promuoviamo Comitati per il NO a questo contratto!

Lottiamo insieme a partire dall’Assemblea dei delegati del Comitato di settore regionale (Lombardia) che si svolgerà il 15 Dicembre in Filt-Cgil, in Via San Gregorio ore 9,30, Milano.

 

Lavoratore, se puoi prendere un permesso, una feria, vieni con noi, diciamo a questo gruppo dirigente che non siamo d’accordo con questa firma, diciamolo in tutte le aziende che questa  intesa rappresenta:

·        UN ARRETRAMENTO POLITICO DEL SINDACATO:

o   la lunga marcia iniziata nel 1998 per “l’unicità contrattuale” del settore trasporto merci –in gran parte costruita con i sacrifici dei lavoratori – doveva servire per costruire una casa comune x tutti i lavoratori del settore, invece è stata fatta suicidare da questo gruppo dirigente sindacale!

·        UN ARRETRAMENTO SALARIALE:

o   in ossequio agli accordi separati, l’adeguamento ottenuto, e’ un pugno allo stomaco per chi non arriva a fine mese!.... Per non parlare dello “storno di salario” (obbligatorio) per finanziare strutture sanitarie (private). Un generoso contributo per distruggere il sistema sanitario pubblico già in forte dificoltà e ad ingrassare padroni di cliniche e di loro amici!

·        UN ARRETRAMENTO NEI DIRITTI:

o   Saremo immiseriti  nei diritti perché saranno previste deroghe alle leggi nel comparto della “terziarizzazioni e cooperazione”. Ulteriori estensioni della precarietà, flessibilità, e del potere sanzionatorio e repressivo delle imprese  ecc…

 

Milano 13-12-2010

www.trasportiinlotta.it               

info. 333-3030257                                                          

Lavoratori e delegati contro l’intesa sul rinnovo del CCNL