Trasporto Merci: No al contratto bidone!
A 2 anni e mezzo dalla scadenza ed oltre 30 incontri con le controparti
padronali le OOSS di categoria settore Trasporto Merci hanno sottoscritto una
bozza di accordo di Contratto Nazionale che definirla un “bidone” è un
complimento.
La Filt Cgil avrebbe potuto segnare in modo forte e deciso una discontinuità con le pratiche burocratiche e concertative grazie al venir meno dei lacci e laccioli con Cisl e Uil causa la rottura sull’accordo separato del Gennaio 2009 sulle procedure di rinnovo del CCNL. Così non è stato!
Una piattaforma calata dall’alto, assemblee affrettate e poco certificate, un Assemblea Nazionale di “quadri e delegati” fatta in modo carbonaro per partorire, alla fine, una bozza di piattaforma al 90% uguale a quella di Cisl e Uil (Sole 24ore7/11/2009) buttando a mare l’enorme mobilitazione e la consultazione di massa dei lavoratori contro l’accordo separato di Cisl e Uil. Inserendo la “triennalizzazizone” del contratto, una forte moderazione salariale, proposte di deroghe alle leggi, enti bilaterali, fondi integrativi sanitari e previdenziali ecc…
Abbiamo battagliato convinti che “ queste proposte, già di per se imbarazzanti, in un confronto con le controparti, difficilmente sarebbero rimaste le stesse, pertanto se già come Rsu avevamo espresso delle critiche immaginiamo che “schifezza” ci avrebbero fatto ingoiare una volta entrati in dialettica con Cisl e Uil e soprattutto con i padroni” (Vol. Rsu Ups 11-02-2010).
Nel Novembre c.a., i padroni alzavano la posta delle pretese in materia di diritti e salario. I sindacati rompendo la trattativa dichiaravano 3 giorni di scioperi il 13-17-20 Dicembre.
Sembrava uno scherzo, oltre il danno anche la beffa! Ad una bozzo impresentabile si aggiungeva il fatto che si sarebbe dovuto fare sciopero per difenderlo perché i padroni pretendevano ancora di più -aumenti di soli 60-90 euro in tre anni, 100 euro di una tantum per 2 anni e mezzo di vacanza contrattuale ed aumento delle ore di lavoro: da 39 a 40 ed altro ancora-. Nonostante ce l’avessero messa tutta i sindacati non si aspettavano questo tradimento al punto che nessun sindacato ne informava ne organizzava le maestranze.. Paradossale la Filt-Lombardia, l’area più “forte” per sindacalizzazione, metteva in piedi un’assemblea dei delegati per il 2 Dicembre che pochi giorni dopo revocava per convocarla un'altra dopo il primo giorno sciopero. Costernazione o Bluff?
Era un sentire comune che le direzioni sindacali avrebbero firmato qualsiasi cosa sul fil di lana!. Il 10 Dicembre il sindacato sottoscriveva un accordo con una delle controparti, il punto drammatico è lasciando fuori le “poche cose buone” della piattaforma mentre si genuflettevano sul 90% delle richieste fatte della imprese. Tutto in ossequio all’accordo separato! Mancano molti particolari sull’accordo sottoscritto, la burocrazia li centellina, per creare un clima di smobilitazione e rassegnazione fra i delegati e lavoratori. Ci saranno molte brutte sorprese in materia di orari, flessibilità e nastri lavorativi, ci saranno DEROGHE alla leggi (già schifose) in materia di contratti precari,emersione dal lavoro nero, aumenterà il potere sanzionatorio delle imprese. I lavoratori finanzieranno – stornato dal monte salario “conquistato”- la creazione di Enti Bilateriali e fondi sanitari dove piazzare i trombati di ambo gli schieramenti!. E sul salario? Grande risultato, 122 euro erogato in 4 trance in 3(in realtà 4!) anni di contratto…. E come Indennità di Vacanza contrattuale per i 2 anni e mezzo di attesa… 150 euro di una tantum (nel contratto scorso furono 1100 euro per i quasi 3 anni di vacanza contrattuale). Per ultimo, non certo per importanza, anzi, il sindacato ha segnato un vero autogol in tema di tutele delle aree deboli “ i terziarizzati e cooperative”, con la scusa di voler fare emergere le sacche di illegalità hanno scambiato- derogando la legge- la “corretta” concorrenza imprenditoriale con la “responsabilità solidale” delle imprese committenti che si laveranno le mani in caso di irregolarità scoperta ex post, il tutto sopra la testa di questi lavoratori già massacrati da precarietà e schiavitù.
Le Rsu Ups insieme a tutti coloro che vorranno dire NO! a questo collasso sindacale, si adopererà per una campagna contro questa ipotesi di Accordo “approfittando” dell’unico errore che hanno commesso a favore dei lavoratori: la ratifica avverrà dopo “le assemblee dei lavoratori, entro il 31-1-2010” un diritto democratico da lungo tempo sopito nel sindacato. Facciamo un appello all’area di cui questa Rsu si riconosce in CGIL “la Cgil che vogliamo” per costruire una mobilitazione di lavoratori e delegati contro questo accordo.
Per un sindacato democratico e di classe. Lotta con Noi!
Rsu Ups Milano e Vimodrone