Sciopero con assemblea
dei lavoratori Ups Milano
(5 settembre, ore 11.00, piazzale
antistante l'azienda; via Fantoli 15/2)
Noi lavoratori dell'Ups in Italia, quando nelle scorse
settimane abbiamo seguito la dura lotta e la importante vittoria dei lavoratori
dell'Ups negli Usa, abbiamo sentito una forte emozione. Finalmente questa
azienda prepotente e antisindacale, dedita a sfruttare fino all'ultimo i suoi
lavoratori, aveva trovato pane per i suoi denti.
Più di 15 giorni di sciopero duro, di sacrifici importanti,
di impegno dei lavoratori e le loro famiglie hanno sconfitto l'arroganza e il
cinismo de chi fa del profitto la propria religione e vuole usare i lavoratori
come prodotti usa e getta.
Noi
lavoratori dell'Ups in Italia, siamo impegnati dal marzo '97 in una lunga battaglia,
ancora in corso, per difendere i posti di lavoro che l'azienda, per aumentare i
propri profitti, vuole cancellare. Dopo mesi di lotte il management Ups ci ha
offerto un'"alternativa": passare da full-time a part-time. Proprio
questa è stata la causa della lotta dei lavoratori negli Usa!
L'Ups rifiuta la proposta di mediazione da noi avanzata e
cioè: un part-time di 6 ore più gli incentivi del pacchetto Treu che
permetterebbero salari più decenti. Se ne fregano delle conseguenze gravissime
per i lavoratori costretti a andare avanti con salari al di sotto del milione
mensile come dei vincoli posti dal contratto nazionale che fissa nel 25%
dell'organico il massimo di part-time consentito.
In questo periodo di calma agostana sono cominciate ad
arrivare le lettere di proposta del part-time. Riscontriamo una selezione
discriminatoria: la maggioranza sono indirizzate a categorie protette,
personale in maternità e attivisti sindacali.
Ma non finisce qui. La
Rsu è convinta che l'odierna ristrutturazione è solo l'inizio. Si sta
preparando una seconda tranche che se andasse in porto sostituirebbe
pesantemente personale umano per nuove tecnologie, svuotando di fatto
l'Ups-Italia di funzioni acquisite negli
anni e trasformandola in semplice base logistica di smistamento pacchi
internazionali.
Non ci beviamo la propaganda fatta dal Corriere (6-8-97)
con una intervista al responsabile Ups del sud Europa, che dichiarava come
tutto andava per il meglio: "ci sarà calma piatta".
Perciò ci siamo fatti promotori di un'appello
internazionale ai Teamsters, alla Itf (Federazione Internazionale dei
trasporti) alla Federazione sindacale europea dei trasporti affinché la
vittoria dei lavoratori negli Usa abbia conseguenze positive per tutti noi in
Europa.
Siamo convinti che questa azienda ha bisogno di una vera
e propria lezione in Italia e nel continente europeo.
Basta con la tracotanza e il cinismo elevati a politica
aziendale!
Non possiamo permettere di essere trattati peggio dei
pacchi che trasportiamo!
Partecipate numerosi all'assemblea, difendiamo il nostro
lavoro, le nostre condizioni di vita e la nostra dignità!
Rsu Ups Italia
PER INFORMAZIONI CONTATTARE A….