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Segreterie Nazionali

APPALTI FS

SCIOPERO NAZIONALE 23-24 APRILE

 

 

L’incontro del 12 aprile sulle problematiche relative agli appalti di pulizie per le FS ha fatto registrare ancora una volta una situazione di grande confusione, di mancanza di responsabilità, di indeterminatezza rispetto al futuro occupazionale e salariale delle migliaia di lavoratori che sono addetti.

 

Si sono infatti rivelati infruttuosi i tentativi posti in essere dal Governo per riuscire ad avere dalle FS e dalle Aziende un quadro dettagliato e preciso, sia degli attuali occupati, sia della occupazione che si ritiene di poter garantire.

 

Ciò deriva da un lato dal meccanismo delle gare che ha spacchettato gli attuali servizi in più lotti non coincidenti, sia dal tentativo, ancora strumentalmente in atto, da parte di FS di ridurre ulteriormente i costi e da parte delle Aziende di scaricare su occupazione e condizioni contrattuali i ribassi assurdi che sono stati offerti nelle gare.

 

I numeri complessivi che sono stati prospettati al tavolo della trattativa sono stati contraddetti nei fatti  nella loro precisazione per i singoli appalti, in un gioco delle tre carte che la dice lunga sul senso di responsabilità degli attori, FS ed imprese, in questa vicenda .

 

Oltretutto gli stessi numeri complessivi emersi al tavolo (falsati dai comportamenti di cui sopra) continuano a presentare una voragine che mette a pregiudizio, per migliaia di lavoratori, le condizioni occupazionali e salariali.

 

In questo quadro profondamente negativo si avvicina sempre più la data del 6 maggio, di scadenza degli appalti.

 

La situazione diventa sempre più intollerabile; occorre arrivare ad una intesa che salvaguardi il lavoro ed il contratto, ma le soluzioni che sembravano possibili si allontanano sempre di più.

 

Ribadiamo le condizioni che proponiamo a FS,  Imprese e Governo per poter concludere positivamente il negoziato.

 

Le FS:

E’ necessario ovviare all’errore commesso nell’impostazione delle gare e rendere disponibili risorse sufficienti a garantire il rispetto della occupazione, dei diritti dei lavoratori e la applicazione del contratto, oggi impossibile in relazione agli importi posti a base delle gare e del sistema del massimo ribasso che li ha ulteriormente falcidiati.

 

La politica dei tagli si è estesa anche ai servizi collaterali non messi in gara, che vengono ridotti in maniera drastica.

 

I volumi di attività complessivi che risultano non possono dare risposte in termini di qualità del servizio, i treni saranno sempre meno puliti e i viaggiatori saranno ancora una volta ingannati con promesse di miglioramento che non possono essere mantenute.

 

Le Imprese:

dopo avere partecipato alle gare con offerte che non consentono di rispettare i diritti dei lavoratori, a partire dall’occupazione e dal reddito, non insistano con il tentativo di scaricare sul lavoro le loro scelte e si ricordino che hanno sottoscritto il contratto, che pretendono di non applicare o di applicare a modo loro con la riduzione del salario.

 

Il Governo:

Deve  assumere un ruolo risolutivo facendosi garante del contratto, della clausola sociale e degli accordi sottoscritti in sede di Ministero del Lavoro e chiedendo alle FS di assicurare le risorse necessarie al rispetto degli accordi suddetti.

Al Governo chiediamo altresì di pretendere garanzie sulla qualità del servizio, messo in discussione dalle gare e dalle drastiche riduzioni di attività.

 

A fronte della situazione che verifichiamo a tutt’oggi, è indispensabile riprendere in modo deciso la iniziativa dei lavoratori, per portare la trattativa a risultati concludenti, che realizzino gli obiettivi di tutela della occupazione e del reddito e di garanzia della qualità.

 

In questo senso le Segreterie Nazionali hanno deciso una serie di iniziative a partire da uno

 

Sciopero nazionale della categoria  di  48  ore  per  i  giorni  23 e  24 aprile p.v.

 

Le ulteriori successive iniziative, a livello decentrato o nazionale saranno decise sulla base della evoluzione della vertenza e dei confronti che si terranno nei prossimi giorni.

 Siamo in un momento decisivo che vede la categoria degli Appalti Ferroviari impegnata in una lotta che decide della sua vita e del suo futuro.

 

Il Movimento dei lavoratori è in queste ore impegnato a rispondere con lo Sciopero generale all’attacco che viene portato all’art. 18 della legge 300, al sistema pensionistico pubblico del nostro Paese, ai diritti dei lavoratori.

 

Nel nostro settore elementi determinanti sono messi in discussione diritti fondamentali a partire, dall’occupazione, dal rispetto del contratto, su tutto questo la risposta dei lavoratori alle iniziative generali e di categoria deve essere decisa e compatta per la loro difesa e perché i contrasti di interessi non si scarichino sul bene più prezioso che hanno i lavoratori: il lavoro.

 LE SEGRETERIE NAZIONALI

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 Roma, 12 aprile 2002