FILT-CGIL FIT-CISL
UILTRASPORTI SALPAS-FISAFS UGL-AUS.T.
L’incontro del 12 aprile sulle problematiche
relative agli appalti di pulizie per le FS ha fatto registrare ancora una volta
una situazione di grande confusione, di mancanza di responsabilità, di
indeterminatezza rispetto al futuro occupazionale e salariale delle
migliaia di lavoratori che sono addetti.
Si sono infatti rivelati
infruttuosi i tentativi posti in essere dal Governo per riuscire ad avere dalle
FS e dalle Aziende un quadro dettagliato e preciso, sia degli attuali occupati,
sia della occupazione che si ritiene di poter garantire.
Ciò deriva da un lato dal meccanismo delle gare che
ha spacchettato gli attuali servizi in più lotti non coincidenti, sia dal
tentativo, ancora strumentalmente in atto, da parte di FS di ridurre
ulteriormente i costi e da parte delle Aziende di scaricare su occupazione e
condizioni contrattuali i ribassi assurdi che sono stati offerti nelle gare.
I numeri complessivi che sono stati prospettati al
tavolo della trattativa sono stati contraddetti nei fatti nella loro precisazione per i singoli
appalti, in un gioco delle tre carte che la dice lunga sul senso di
responsabilità degli attori, FS ed imprese, in questa vicenda .
Oltretutto gli stessi numeri complessivi emersi al
tavolo (falsati dai comportamenti di cui sopra) continuano a presentare una
voragine che mette a pregiudizio, per migliaia di lavoratori, le condizioni
occupazionali e salariali.
In questo quadro profondamente negativo si avvicina
sempre più la data del 6 maggio, di scadenza degli appalti.
La situazione diventa sempre più intollerabile;
occorre arrivare ad una intesa che salvaguardi il lavoro ed il contratto, ma le
soluzioni che sembravano possibili si allontanano sempre di più.
Ribadiamo le condizioni che proponiamo a FS, Imprese e Governo per poter concludere
positivamente il negoziato.
Le FS:
E’
necessario ovviare all’errore commesso nell’impostazione delle gare e rendere
disponibili risorse sufficienti a garantire il rispetto della occupazione, dei
diritti dei lavoratori e la applicazione del contratto, oggi impossibile in
relazione agli importi posti a base delle gare e del sistema del massimo ribasso
che li ha ulteriormente falcidiati.
La politica dei tagli si è estesa anche ai servizi
collaterali non messi in gara, che vengono ridotti in maniera drastica.
I volumi di attività
complessivi che risultano non possono dare risposte in termini di qualità del
servizio, i treni saranno sempre meno puliti e i viaggiatori saranno ancora una
volta ingannati con promesse di miglioramento che non possono essere mantenute.
Le Imprese:
dopo avere partecipato alle gare con offerte che non
consentono di rispettare i diritti dei lavoratori, a partire dall’occupazione e
dal reddito, non insistano con il tentativo di scaricare sul lavoro le loro
scelte e si ricordino che hanno sottoscritto il contratto, che pretendono di
non applicare o di applicare a modo loro con la riduzione del salario.
Il Governo:
Deve assumere un ruolo risolutivo facendosi
garante del contratto, della clausola sociale e degli accordi sottoscritti in
sede di Ministero del Lavoro e chiedendo alle FS di assicurare le risorse
necessarie al rispetto degli accordi suddetti.
Al Governo chiediamo altresì di pretendere garanzie
sulla qualità del servizio, messo in discussione dalle gare e dalle drastiche
riduzioni di attività.
A fronte della situazione che verifichiamo a
tutt’oggi, è indispensabile riprendere in modo deciso la iniziativa dei
lavoratori, per portare la trattativa a risultati concludenti, che realizzino
gli obiettivi di tutela della occupazione e del reddito e di garanzia della
qualità.
In questo senso le
Segreterie Nazionali hanno deciso una serie di iniziative a partire da uno
Sciopero nazionale della
categoria di 48
ore per i
giorni 23 e 24 aprile p.v.
Le ulteriori successive
iniziative, a livello decentrato o nazionale saranno decise sulla base della
evoluzione della vertenza e dei confronti che si terranno nei prossimi giorni.
Siamo in un momento decisivo che vede la
categoria degli Appalti Ferroviari impegnata in una lotta che decide della sua
vita e del suo futuro.
Il Movimento dei lavoratori è in queste ore impegnato
a rispondere con lo Sciopero generale all’attacco che viene portato all’art. 18
della legge 300, al sistema pensionistico pubblico del nostro Paese, ai diritti
dei lavoratori.
Nel nostro settore elementi determinanti sono messi
in discussione diritti fondamentali a partire, dall’occupazione, dal rispetto
del contratto, su tutto questo la risposta dei lavoratori alle iniziative
generali e di categoria deve essere decisa e compatta per la loro difesa e
perché i contrasti di interessi non si scarichino sul bene più prezioso che
hanno i lavoratori: il lavoro.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
FILT-CGIL
FIT-CISL UILT SALPAS-FISAFS UGL-AUS.T.
Roma, 12 aprile 2002