Congresso di base Filt-Cgil
Ordine del Giorno su CCNL
Dopo una lunga ed estenuante trattativa (quasi 2 anni) la parte maggioritaria delle Organizzazioni padronali ha dato esecuzione “ tanto della parte normativa quanto della parte economica” . –all’accordo per il rinnovo del CCNL Merci, Spedizioni e logistica del 29gennaio 2005-
In attesa che si attui il dispositivo deciso dall’Assemblea Nazionale di Montecatini -25-26 Maggio 2004 per una “.... votazione certificata dei lavoratori”
I lavoratori dell’azienda riunitisi in assemblea congressuale colgono l’occasione per esprimere il loro disaccordo per come sono state condotte le trattative per il rinnovo e per il risultato conseguito.
I lavoratori esprimono
- Una forte critica su come è stato acquisito il mandatosulla Piattaforma :
- Scarso coinvolgimento dei lavoratori –solo 50 sono state le aziende del settore consultate in Lombardia ( in questa regione si concentra il 70% del settore a livello nazionale!)
- Non si sono svolte assemblee provinciale e/o regionali diversamente dai precedenti rinnovi contrattuali rendendo quindi impossibile la circolazione e la discussione fra i lavoratori di posizioni alternative
- Imposizione da parte dei vertici sindacali della commissione trattante senza alcuna consultazione dei lavoratori
- Un forte dissensosulla conduzione della trattativa e sul mancato coinvolgimento dei lavoratori
- Indisponibilità delle direzioni regionali delle OOSS ad organizzare assemblee unitarie locali o regionali fra i delegati e la commissione trattante e fra questi e i lavoratori
- Svilimento del ruolo dei lavoratori e delle loro rappresentanze nei momenti più acuti della vertenza con l’annuncio e poi il ritiro di scioperi (20 Dicembre 2004; 12 Settembre 2005) lasciando i lavoratori confusi in balia delle ritorsioni aziendali
- Una decisa opposizione all’intesa sottoscritta dalle OOSS
I lavoratori valutano estremamente negativo l’ipotesi di accordo siglato il 29 Gennaio 2005 in quanto costituisce l’ennesimo tassello nel processo di ampiamento della precarizzazione e frammentazione del nostro settore:
- L’estensione del nastro lavorativo al Sabato – attualmente limitato al settore dei servizi postali Decreto 261/99- costituisce un’ulteriore crepa nel processo di ampliamento della precarietà in tutto il settore.
- La disarticolazione “contrattata” dell’orario renderà sempre più precario la separazione fra tempo di vita e tempo di lavoro dei lavoratori e delle loro famiglie.
- La riduzione del potere contrattuale dei lavoratori e delle loro rappresentanze in materia di orari costituisce un colpo duro per tutto il mondo del lavoro che vedrà parte delle rappresentanza diventare dei notai delle scelte dell’impresa e non soggetti della contrattazione in rappresentanza dei lavoratori.
- L’ estensione delle quote di lavoratori nei contratti Atipici, il recepimento della clausola elastica e flessibile per i P/t, introduzione dei Contratti di inserimento e reinserimento, apprendistato professionalizzante, di Somminstrazione a tempo determinato non giustificano le assicuranti dichiarazioni di parziale limitazione della legge 30, ma condannano i lavoratori ad una lenta e inevitabile precarietà senza fine
- In questi anni, la mancata difesa del salario dall’inflazione e dalle politiche padronali, rendono le quote salariali concordate, soltanto un parziale risarcimento e non sufficiente a coprire quanto i lavoratori hanno perso in questi anni.
I lavoratori rivendicano il diritto e il potere di decidere, prima che venga dichiarato chiuso l’iter contrattuale, con assemblee di base, provinciali e regionali ed un referendum di ratifica come indicato dal dispositivo votato dall’ Assemblea Nazionale di mandato.
Lavoratori iscritti alla Filt-Cgil