2014
Vertenza
Consorzio Spazio lavoro (CSL)
Siamo agli inizi di Agosto 2014, la società Consorzio Spazio Lavoro (CSL)
manovra nel sottobosco delle relazioni
umane con le classiche modalità dell’“ammiccamento
fraterno”. Invita i lavoratori a
sottoscrivere “volontariamente” le
proprie dimissioni per essere riassunti in “nuove” cooperative del gruppo, il
tutto dispensando consigli “del buon
padre di famiglia” …
Il 18 Agosto 2014:
l’assemblea ( a fine turno) dei soci lavoratori della cooperativa GMT della
filiale di Como -con la partecipazione del dirigente sindacale di Como della
FILT e di alcuni lavoratori delegati di UPS e di altre cooperative di Milano
dichiarano lo stato di agitazione presso
la filiale di UPS Como.
Il casus belli:
La
cooperativa di Como, come tutte le cooperative (spurie), usa questa “gabola” (non molto originale per la verità) per
cambiare il nome della società . Le ragioni di solito non sono affatto nobili:
a)
Assumere solo i lavoratori “prescelti” e gli altri
lasciarli a casa
b) Non
pagare i salari maturati ma non percepiti, evitare di pagare i salari dovuti
con la scusa della continuità lavorativa.
Il tutto
all’oscuro del sindacato e delle sue rappresentanze
Di questa
struttura le Rsu Ups ne sanno ben poco, come in generale sulle cooperative. Ne abbiamo
sentito parlare per la prima volta nel giugno 2010 quando a Milano una delle
sue cooperative subentra ad un’altra società ( Naki srl )che aveva perso
l’appalto.
Il 25 Marzo 2010: il
sindacato chiede un incontro alla società. Vengono ravvisate modalità fraudolente nel modo in cui vengono esclusi i lavoratori
sindacalizzati della ex Naki. Quasi tutti i lavoratori interessati, dopo una
breve ma intensa battaglia sindacale, scelgono la via della Cassa integrazione
…
24 Maggio 2012: Questa società ritorna alla ribalta delle cronache sindacali
del settore quando decide di uscire dal Contratto “pirata” chiamato UNCI. Un
contratto molto competitivo a quello nazionale dei confederali, uno dei classici modi per fare dumping sociale
e normativo.
Questa
decisione trova supporto nel nuovo CCNL 2010 (concessioni
salariali e normative soprattutto per i livelli operai) come pure l’accordo nazionale in UPS che
impone decisivi passi in avanti in materia di applicazione del CCNL…
5 giugno 2012: accordo sindacale di confluenza contrattuale: L’impresa
confluisce nel CCNL settore Merci e Logistica ma in cambio ottiene non solo le
concessioni del CCNL ma anche alcune ed importanti deroghe contrattuali: deroghe salariali ( art.7) ma soprattutto, per i
soci che intendono continuare a lavorare con la cooperativa, un concordato
tombale ( art.3).
Condizione
si ne qua non per l’accordo: allo scadere dei successivi due anni la società
avrebbe dovuto applicare il CCNL del Trasporto merci e della Logistica che nel
frattempo veniva rinnovato nel 2013.
Nel dare
seguito a questo, si sarebbero dovuti aprire una serie di aggiustamenti
territoriali al processo. Solo in Liguria si riesce a siglare un
accordo territoriale. Le altre aree restano deserte a causa del basso
coinvolgimento dei lavoratori a questo processo e del cattivo accordo sottoscritto
Dopo due
anni, giorni nostri, il Consorzio invece di rispettare gli accordi, adotta una exit
strategy: chiudere le cooperative e confluire l’intera attività presso altre
strutture ( di cui: coop Alba, Rex ecc)
Questo avviene imponendo
una condizione capestro per l’adesione
“volontaria” :
una garanzia verbale di
nessun peggioramento delle condizioni salariali (ma neanche miglioramento) e
continuità del lavoro ed ovviamente detto sottovoce … una condizione valida non
per tutti!
Quindi la proposta
contiene:
a)
un inquadramento più basso e le sue ricadute
contributive
b) il rendere
impossibile il risarcimento salariale pregresso
c)
l’ esclusione dei lavoratori che non piacciono all’impresa
La CSL in UPS:
In Ups il
Consorzio lavora da anni. Prima a Torino e Genova, poi con la chiusura della filiale Ups di Genova ( 2012), a Torino,
Como e Milano.
Dopo due
anni di promesse mai mantenute, in tutte le realtà del Consorzio la paura
diventa rabbia ma anche coscienza … i lavoratori si organizzano, si formano i
primi nuclei di rappresentanze sindacale attive e tutte volte al miglioramento delle
condizioni di vita, di lavoro ed anche di salario. Questo lavoro mette in evidenza
come l’accordo di confluenza fa acqua da tutte le parti. Tutte le strutture territoriali
passano alla verifica degli accordi nazionali … le lamentele dei territori salgono
fino a che le segreterie nazionali dei sindacati confederali chiedono un incontro al
Consorzio.
A Milano
gran parte dell’attività di costruzione sindacale viene assorbita dalle contestazioni
disciplinari che mettono in evidenza come i lavoratori sono sotto il tallone di
ferro delle regole UPS di cui alcune anche insensate ( non portare il maglione
personale sulla divisa quando fa freddo) spalleggiata dalla cooperativa che trova
occasione per acuire il proprio dispotismo …
Un primo
passo nelle relazioni fra i delegati di Milano e Como delle due cooperative
viene stabilito in occasione della campagna raccolta firme sull’insufficiente dotazione
estiva
14 Luglio 2014 : incontro nazionale di verifica dell’accordo 2012 e confluenza verso CCNL
di settore. Il consorzio estrae il coniglio dal cilindro: dichiara
di non essere riuscito a garantire il rispetto dell’accordo perché UPS non paga
a sufficienza. Questo mette a rischio la società e pertanto dichiara lo stato
di crisi.
Un capolavoro di scaltrezza.
Il Consorzio si autoassolve e scarica le responsabilità su UPS, certamente
complice del Consorzio stesso!.
I sindacati nazionali chiedono
i bilanci per una verifica delle cose dette.
30 Luglio: la FILT per conto delle OOSS fa un riepilogo delle
richieste e della discussione dell’intero mese.
-Agosto 2014, tensioni e menzogne-
In Agosto, mentre le
aziende si preparano agli ultimi ordini e commesse prima delle ferie estive,
anche i lavoratori del settore vanno a ruota, in ferie a turnazione.
A Como e non solo lì, le
cooperative mettono in campo il colpo gobbo: chiamare i lavoratori in procinto
di andare in ferie ( alcuni anche durante le ferie) per chiedere di firmare le
dimissioni e la promessa di assunzione nella nuova cooperativa. Alle stesse
condizioni quindi nessun miglioramento rispetto l’accordo sottoscritto nel
2012.
Presentato come un atto
amministrativo della cooperativa verso soggetti terzi. Alcuni firmano e vanno
in ferie, altri non firmano ed iniziano a parlarne con altri cercando di capire
cosa sta accadendo e soprattutto superando la reticenza dovuta alla paura …
Nella seconda settimana
del mese la situazione precipita.
I delegati della
Cooperativa di Como, saputo dell’accaduto immediatamente organizzano un'assemblea davanti la sede UPS per il primo giorno utile dopo ferragosto.
18 Agosto: ore 18,00 Assemblea: un’assemblea molto partecipata
nonostante il numero dei lavoratori presenti in Filiale. Oltre 20 lavoratori
con i delegati presenti, il responsabile sindacale di Como e la partecipazione
dei delegati interni di UPS e di cooperative in appalto di cui una del gruppo
CSL. Viene dichiarato lo stato di agitazione
La scelta di andare avanti è
stata necessaria non soltanto per “solidarietà” ma per costruire dei legami
stabili, sviluppare azioni combinate fra le diverse filiali. La preoccupazione
maggiore è l’estensione di questa pratica alle altre società cooperative che
faticosamente stanno emergendo applicando il Contratto Nazionale.
21 Agosto: Il comunicato ai lavoratori UPS. Nel frattempo veniamo a conoscenza
che a Torino, il delegato Giorgio A. iscritto alla UILT viene licenziato per
“giusta causa”. Il pretesto sono alcune lettere di contestazioni prese a Luglio
con le quali non è riuscito a concordare
una data per il colloquio dato che era andato in ferie.
In compenso la cooperativa
di Torino, quella storica e con maggiori lacerazioni, iniziava il giorno successivo
la messa alla porta del delegato, chiedendo
le dimissioni in bianco …
Questo licenziamento è
stato un vero affronto ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali che
purtroppo non hanno saputo agire con la stessa tempestività e soprattutto
determinazione.
Insieme al lavoratore
licenziato costruiamo un intervento come con Como. Un’assemblea insieme ai
lavoratori presenti il cui scopo è dare fiducia in modo che non siano intimoriti
per questo atto terroristico.
Purtroppo la dirigenza
locale della UILTrasporti non comprende il nostro intento e vieta la
convocazione dell’assemblea congiunta insieme alle altre rappresentanze
sindacali .
Questo sciagurata scelta mette a rischio la nostra tenuta e soprattutto
rende molto più deboli i lavoratori senza delegato e sotto ricatto.
Ai lavoratori le
scaramucce fra le burocrazie sindacali riguardano anche perché sarebbe
difficile capire chi di loro fa più “errori”. Quello che è certo è che la Uil
territoriale di Torino tende a spezzare il fronte e di gestire la vertenza
autonomamente e forse soltanto nelle aule di tribunale!
21 Agosto: Ups convoca Consorzio Spazio Lavoro a Milano per
un incontro chiarificatore. Ospite d’eccezione la “Region” Ups Europa. Si arriva ad un “compromesso” (forse)
commerciale. Per i lavoratori arriva la notizia che il piano di chiusura delle
cooperative viene congelato fino al 15 Settembre.
Una vittoria temporanea,
una vittoria di Pirro? Il sindacato cosa decide di fare nel frattempo?
Saputa la notizia, oltre
alla gioia di aver bloccato con le nostre iniziative il processo in corso,
resta la paura per il futuro.
L’esperienza e la storia del movimento operaio in generale
insegnano che qualsiasi compromesso non è eterno. Buono o brutto che sia un compromesso
e’ una fase in un processo. Dato le forze in campo restano predominanti le
capacità adulatorie e repressive dei padroni pertanto diventa fondamentale non
abbassare la guardia ; anzi a nostro avviso è necessario intensificare il
processo molecolare di costruzione delle nostre forze.
Pensiamo che è necessario
fare un primo bilancio come pure è necessario indicare una prospettiva unica
per tutte le società del gruppo CSL e non solo quella! Il nostro testo.
Le reazioni al testo sono
di forte partecipazione e di discussione fra i lavoratori interni e di
cooperativa. L’obbiettivo non è quello di scioccare ma di aiutare i lavoratori
interni ed esterni a prendere coscienza sul processo in corso che non riguarda
soltanto le realtà coinvolte ma tutti i lavoratori!
Non manca la reazione
dell’impresa committente che ne rende omaggio e lo invia a chi in "Region" ( chi a livello europeo governa Ups) non
comprende il rischio che si incorre facendo della piattaforma Italia un
semplice limone da spremere. Reazioni scomposte delle società cooperative che
accusano con poche nobili opinioni, l’elaborazione di questo testo.
Meno comprensibile la
reazione sindacale, spaventato dall’ultimo comunicato delle rappresentanze. Un
sindacato che in generale si irrigidisce alle nostre rivendicazioni. Perché?
Forse abbiamo un problema:
il sindacato non è pronto alla battaglia oppure è convinto, visto le esperienze
precedenti, che i lavoratori spaventati dalla crisi non avrebbero la forza di
reagire oppure pensa che il conflitto è relegato a strumento virtuale,
di rappresentazione teatrale o su carta bollata … magari nei tribunali ?
Il sindacato non deve fare
dell’analisi della condizione della classe una lettura sociologica della realtà ma tentare di rompere le catene,
costruire i rapporti di forza sul campo del conflitto reale. Essere audaci!
Anche perché se non lotti hai già perso in partenza.
Verso il 15 Settembre...
3 Settembre: Assemblea dei lavoratori di Como. Il comunicato
La Csl tenta di dividere i lavoratori:
Il Consorzio impone una nuova data per il cambio della cooperativa. Uno strumento di pressione sui lavoratori incerti e sindacalizzati. Il 1 Ottobre. Questo è inaccettabile. Il comunicato della FILT nazionale fa chiarezza sulle cose che il consorzio non può fare! Nel confermare l'incontro del 10 Ottobre con la partecipazione di Ups, si chiede al Consorzio di rispettare il codice di comportamento che diversamente farebbe precipitare i rapporti fra le parti ...
29 Settembre: Le rappresentanze non restano alla finestra
30 Settembre: lo sciopero rientra con un accordo in sede Uil ma il testo non viene diffuso e la sera dello stesso giorno 6 lavoratori vengono lasciati a casa "licenziati". scoppia un parapiglia nella filiale la rabbia sembra esplodere. Anche a Milano nella sera del 30 Settembre vengono comunicati gli esclusi dalla nuova Cooperativa "REX". Sono 6 lavoratori.
18 Febbraio 2015: per le rappresentanze sindacali l'incontro risulta "deludente ed insufficiente" dichiarato lo stato di agitazione
24 Febbraio 2015: ritornano in campo i rapporti di forza ... la richiesta è per un assemblea "fuori orario" ma la richiesta è un locale dove porterlo fare ... Ups fa orecchie da mercante, la minaccia adesso è un assemblea durante l'orario di lavoro
05 Marzo 2015: la Rsu della Coop Alba di Como, lancia una nuova offensiva, la solidarietà delle altre realtà lavorative UPS,
06 Marzo 2015: la Filt di Como, raccoglie l'appello delle Rsu Alba e chiede l'intervento delle strutture Filt, Lombardia e Nazionali