E-mail  del 09-07-12 (sotto allegato il volantino)

 

In virtù di una presunta “omogeneità di trattamento” l’azienda ha disposto come da comunicato a tutti i dipendenti:

 

il personale PT con orario continuato (ovvero senza una pausa pranzo “non retribuita” specificata da lettera formale HR) non ha diritto a fruire di una “pausa dedicata al pranzo

 

Car* collegh*

da ormai una settimana  vige questa regola aziendale che fa divieto di usare la “pausa” come “pausa dedicata al pranzo” :

caro Part time del turno disagiato, puoi andare al bagno, a fumare, a prendere un caffè … puoi socializzare …

ma non puoi dedicare la tua pausa al PRANZO!!!

le reazioni delle Rsu e dei lavoratori coinvolti:

La nostra prima  reazione è stata di incredulità la successiva quella di ripiegare su una esilarante battuta di Crozza

Polillo sottosegretario del governo ha proposto di abolire una settimana di ferie così il Pil del paese salirebbe del 1%”

Crozza, aggiunge, … “se la smettessimo di cantare anche quando andiamo a raccogliere il cotone avremmo ancora più punti

 

Dopo di che la realtà è sempre dura da digerire!

In precedenti comunicazioni abbiamo denunciato lo scandaloso  accordo premio di produzione in UPS i cui effetti sono stati toccati con mano da tutti quest’anno: Milioni di euro di profitti nel 2011, il migliore risultato in assoluto in un periodo di crisi e di difficoltà dell’intera economia mondiale, ai lavoratori invece il peggiore risultato di sempre …

Ora l’azienda ha iniziato a calcare la mano su temi che possono sembrare marginali ma che nel processo di “omogeneizzazione di trattamento” sono delle vere sberle in faccia verso chi ha dato e continua a dare veramente tanto a questa impresa in tema di flessibilità, disponibilità di orario …

Il capitale, oggi inizia a mostra la sua vera natura, diventa sempre meno disponibile a concessioni e fa sempre meno differenziazioni fra lavoratori. Ricordiamo come sono sempre esistiti anche nella nostra impresa dei “reparti di elite” utili a dividere e fidelizzare i lavoratori agli schemi aziendali. Ora non è più così perché non ne ha più bisogno per poter governare l’impresa.

La conduzione del prossimo periodo sarà quello indicato da Marchionne e da tutti quei padroni che decidono in base soltanto alle esigenze del capitale e non anche in base alle esigenze dei lavoratori.

Noi siamo pronti alla difesa dei nostri interessi.

Per chi ha subito e continua a subire le pressione del capitale non cambia nulla, forse si affatica di più ma la coscienza è dura da sconfiggere!

Invitiamo i lavoratori invece a prepararsi allo scontro che l’azienda sta pianificando e difendere a muso duro i propri diritti.

 

Mangiare è un diritto inalienabile! Noi lo difenderemo! vedi allegato