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LOTTIAMO per il 18!

 

(dal comunicato del 05-11-12)

… Da mesi sollecitiamo la Filt a discutere di questi temi. Avremmo voluto un sindacato capace di reagire a tanta violenza classista e padronale. In tanti abbiamo chiesto lo sciopero generale per costruire un fronte di resistenza  a tanta tracotanza. Loro, i dirigenti sindacali, invece hanno preso tempo … nel nostro settore ( direttivo regionale Aprile 2012) avevano promesso una seduta specifica sul tema … da allora quello che ha prevalso è stato il silenzio da parte di tutto il gruppo dirigente sindacale. Anche noi come RSU abbiamo fatto la nostra parte nel promuovere una discussione sul tema in azienda e nel settore ….

 

Quando il ministro dal pianto facile iniziava a rimettere in discussione il tema dell’art. 18 a molti sembrava uno scherzo oggi invece è diventata realtà, se non si cambierà la norma, a piccoli passi finiranno inesorabilmente tutti quei spazi di mediazione e di confronto fin ora esistiti in azienda ...Il lavoratore si troverà di fronte ad un bivio: lottare per i propri diritti ma a rischio del salario o perdere la propria dignità.E in un contesto di crisi, nessuno farà sconti ... soprattutto ai lavoratori.In oltre 20 anni di continui cedimenti : politiche concertative, accordi vari, contrattazioni a ribasso, riforme di pensioni, Welfare ecc … siamo arrivati alla messa in discussione del diritto più importante – la difesa alla reintegra dal licenziamento senza giusta causa.Come con la riforma delle pensioni di qualche mese prima… il governo sbaraglia la sinistra: una parte dei sindacati confederali è favorevole al testo di riforma (CISL e UIL) altre si oppongono strenuamente (le Organizzazioni di base). La CGIL, il più grande sindacato italiano, che ha difeso strenuamente e in modo “intransigente” l’art.18 solo alcuni anni prima, ora “sembra” poco convinta.Il suo gruppo dirigente fa dichiarazioni di fuoco sul tema, in realtà prepara il terreno per una opposizione formale senza clamori. Lo sciopero generale considerato dai lavoratori, dirigenti e semplici militanti la ovvia risposta sembra invece uno spettro che si aggira in casa Cgil….Il 20 marzo il governo Monti partorisce il disegno di legge per la controriforma del mercato del lavoro. Come a dicembre con l’ennesima e pesantissima controriforma delle pensioni hanno voluto imporre l’ennesima “riforma” antioperaia. Sono partiti con una per l’apertura domenicale dei negozi, sancito l’abolizione del contratto nazionale nei trasporti (inserimento della Ntv di Montezemolo con un contratto del commerco), aver lasciato per strada centinaia di migliaia di lavoratori che si erano dimessi dal proprio posto di lavoro per essere traghettati alla pensione (esodati), ora tocca ai licenziamenti di massa nel pubblico impiego, la riforma Fornero fornirà ulteriori armi d'intervento per la macelleria sociale. Tutto ciò mentre sui lavoratori si abbattono ulteriori stangate finanziarie, Iva, Imu, addizionali Irpef, accise sulla benzina…

Sempre il 20 marzo Susanna Camusso segretaria generale della Cgil si dichiara per lo sciopero generale. Convocazione auspicata ma mai messa realmente in campo perché il governo Monti in accordo con il Partito democratico ha partorito una finta riformulazione sul licenziamento senza giusta causa.

Il reintegro resta un caso più unico che raro e sempre a discrezione del giudice. Giustamente la Fiom e la sinistra Cgil mantengono la propria opposizione a questo disegno di legge, mentre la segretaria generale inizia a parlare di sostanziale condivisioni sulle modifiche all’articolo 18 e di una battaglia emendataria in parlamento sulle altre questioni. … le RSU UPS sottoscrivono l’appello per lo sciopero generale Nel pacchetto di 16 ore di sciopero decisi nel direttivonazionale CGIL, la camera del Lavoro di Milano organizza uno sciopero (8 ore nel settore merci) con 4 presidi nella città nel giorno 18 Aprile Si sveglia la FILT convoca un attivo di delegati … l’input è fare riuscire lo sciopero e fare pressing:

Inaspettato successo di partecipazione all’iniziativa di lotta del 18 Aprile: Comunicato della Filt e il commento della RSU Ups

Il contributo della Rsu UPS:

le comunicazioni delle Rsu ai lavoratori sui lavori parlamentari e le mobilitazioni in corso.

4 Giugno 2012 Le RSU UPS sollecitano il Direttivo regionale Lombarida a mantenere l’impegno preso per un approfondimento del tema

Passata la riforma, alcune componenti sindacali (Cgil) e alcune forze politiche (Prc, IdV, SEL) si sono costituiti in un comitato referendario per raccogliere le firme necessarie per poter cercare di abbattere per via referendaria questa disastrosa riforma che ammazza la democrazia sul posto di lavoro.

Ottobre 2012 Seppur coscienti che il referendum non è il migliore degli strumento che la classe lavoratrice può mettere in campo per modificare i rapporti di forza, nelle condizioni attuali, non ne vediamo altre per fare crescere la coscienza, fare circolare l’informazione, promuovere il lavoro come un diritto e la “costituzione” parte di questo diritto dentro i posti di lavoro.

Nel direttivo dell’11 Ottobre della Filt Lombardia alla presenza del Segretario Nazionale (F.Nasso) e della Camera del Lavoro di Milano (Rosati) Abbiamo chiesto alla FILT di prendere una posizione. Abbiamo chiesto alla FILT di essere parte di questo movimento.

Le RSU conseguenti all'obbiettivo, hanno organizzato una campagna raccolta firme in UPS Milano e poi in accordo con compagni e delegati del TPL (Atm) hanno portato avanti una campagna di raccolta firme davanti i depositi ATM di Teodosio- Palmanova e Novara. Nonostante il crollo delle temperature è stato un successo di partecipazione dei delegati Rsu, dei compagni di Rifondazione della zona 2 di Milano del Prc ma sopratutto dei lavoratori dell'ATM.

Tutto questo è stato possibile grazie all'attività svolta all'interno dei depositi dei lavoratori e delegati riconosciuti per la loro attività a fianco dei lavoratori.

Complessivamente sono state raccolte,al 5 Dicembre 2012, 912 firme!