FILT-CGIL FIT-CISL UILTRASPORTI
Segreterie Nazionali
La ripresa del confronto per il rinnovo del Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro ha registrato una netta chiusura pregiudiziale
delle controparti.
In
apertura del confronto le controparti hanno dichiarato la totale
indisponibilità a disciplinare il mercato del lavoro (part time, contratto a
termine, somministrazione a tempo determinato, contratto di apprendistato, di
inserimento, a progetto) dichiarando che l’esclusione delle tipologie
contrattuali del lavoro a chiamata e dello staff leasing a tempo indeterminato
aveva completamento esaurito le disponibilità aziendali.
Per
quanto attiene la partita degli orari, inoltre, si è assistito ad un
arretramento di posizione che ha, in sostanza, ritirato la disponibilità
offerta nei precedenti incontri di demandare alla contrattazione aziendale
l’applicazione delle flessibilità, riproponendo un modello in cui l’azienda
decide unilateralmente la distribuzione dell’orario.
Sugli
aumenti economici, infine, si è registrata una differenza sostanziale
caratterizzata dalla volontà aziendale di erogare aumenti non in grado di
garantire il reale incremento del costo della vita.
La
deregolamentazione del lavoro avrebbe, inoltre, un impatto devastante sulla
cooperazione, pertanto fondamentale risulta la partecipazione dei soci
lavoratori alle iniziative di lotta.
Tali
inaccettabili posizioni mal si conciliano con la disponibilità offerta dal
sindacato a trovare soluzioni condivise sul capitolo personale viaggiante, in
cui le parti avevano maturato posizioni tali da immaginare l’affondo, nella
giornata del 22 dicembre p.v., per inviare un avviso comune al Governo.
Appare
evidente che le posizioni avanzate, che rappresentano un notevole arretramento
rispetto a quanto sino ad ora negoziato, sono da attribuire non ad una diversa
visione negoziale sul rinnovo del Ccnl ma ai dissidi interni alla controparte
che hanno, sin dall’inizio caratterizzato la vertenza definendo una carenza di
unità della delegazione datoriale.
Le
posizioni assunte al tavolo richiedono una risposta dura e decisa.
APPARE EVIDENTE CHE
L’ESITO DELLA TRATTATIVA DIPENDERÀ SOSTANZIALMENTE DALLA RIUSCITA DELLE FORME
DI LOTTA.
Subito dopo il periodo
festivo saranno attivate assemblee ed attivi sul territorio per calendarizzare
le ulteriori iniziative a sostegno della vertenza che dovranno considerare la
rigidità evidenziata al tavolo da alcuni soggetti specifici.
LE
SEGRETERIE NAZIONALI
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