CCNL trasporto merci:

i lavoratori vogliono chiarezza e trasparenza!

 

La rottura del tavolo di trattativa sul Contratto Nazionale con la dichiarazione di sciopero di 16 ore nei giorni 20-21-22 dicembre e poi la sua revoca rende necessaria una riflessione seria ed approfondita fra tutti i lavoratori ma anche chiarezza e trasparenza da parte delle OOSS a cui collegialmente chiediamo spiegazioni.

 

Premesso che reagire all’arroganza padronale era necessario, era doveroso, noi come altri lavoratori e delegati ci siamo impegnati per costruire un percorso di lotta forte ed incisivo.

Ciò non pregiudica comunque un nostra forte critica a tutte le OOSS nell’aver dichiarato lo sciopero senza un minimo di preparazione fra i lavoratori, di discussione condivisa, per non parlare su quali basi e su quali contenuti si chiedeva di lottare. Potrebbe apparire paradossale, ma lo sciopero indetto era per mantenere la rivendicazione sindacale del nastro lavorativo di sei giorni “contrattato” anziché come chiedono le imprese “comunicato”! Cosa assurda visto che oggi ne lavoriamo cinque! Ma anche come da comunicato su un presunto mancato accordo salariale e sulla flessibilità!

 

Per noi rimane ferma l’idea che le aziende sono determinate a portare a casa il massimo risultato

e la moderazione espressa delle OOSS nelle rivendicazioni contrattuali non aiuta a ridurre la famelicità della controparte ma depotenzia, fa tracimare il consenso alle nostre Organizzazioni.

 

Difendere con la lotta i nostri diritti è cosa seria, i lavoratori lo sanno benissimo. Quando non esistono più spazi di confronto la lotta diventa una necessità ma in questo caso mobilitarsi in modo così impegnativo per il 6° giorno lavorativo sembra cosa assurda che fa perdere credibilità al sindacato.

La comunicazione del rientro dello sciopero, è stato altrettanto burlesca: prima con SMS successivamente uno stringato comunicato che dichiarava “ in base alle comunicazioni trasmesseci dalle parti presenti alla trattativa.....si sospende lo sciopero” nessuno sa di quale comunicazione si tratta tanto da far revocare lo sciopero....

Probabilmente che le controparti hanno accettato una riduzione del nastro lavorativo a quattro giorni lavorativi??

 

A ciò un ulteriore comunicato in data 22 dicembre dichiarava:

le controparti sono divise fra loro... nessuna (OOSS) da la disponibilità a trattare nelle materie già concordate...le OOSS considerano le controparti incapaci di trovare una sintesi a loro interno....si è concordato di spostare la data dell’incontro a fine anno.

Tante sono le perplessità tantissima è la confusione. Lo sciopero rientra perché le controparti trasmettono del materiale utile alla trattativa...bene! ma dov’è questo materiale, nessuno lo conosce.(sic)!

E poi, se le parti non riescono a trovare una mediazione fra loro è il momento migliore per noi dare il K.O.!!!, invece stiamo alla finestra ad aspettare che si mettano d’accordo....

Compagni, delegati, dirigenti sindacali, in questi giorni così convulsi i lavoratori hanno veramente capito ben poco, forse solo una cosa è stata chiara: il sentirsi come l’acqua del rubinetto che fluisce a comando!

Questo silenzio delle OOSS nazionali è ingiustificato! Solo la Filt regionale lombarda ha avuto il coraggio di fare un comunicato che, nonostante la volontà di chi lo ha esteso, non aiuta affatto a capire meglio la situazione che risulta ancora più confusa.

...La Filt Lombardia, si riserva di dare un giudizio e di fare una riflessione definitiva a conclusione del percorso contrattuale, infatti mancano ancora importanti voci....a cominciare dal salario.

Si riservano di dare un giudizio(?), i lavoratori, i delegati, devono conoscere tutto e subito

La Filt Lombardia esprime criticità rispetto a quanto concordato a Roma fra le parti....ma anche che grazie all’intervento della Filt Lombarda, di una serie di delegati e delle segreterie generali sono stati determinanti per la modifica di questioni fondamentali nel rinnovo di questo CCNL.

 

A chi giova questa confusione? Non certamente ai lavoratori!

Le Rsu firmatarie richiedono: un assemblea unitaria dei delegati con i dirigenti nazionali e regionali e l’apertura di un confronto con i lavoratori in tutte le aziende sulla base degli “accordi” fin ora raggiunti!

 

Milano 18/01/2005

Rsu e Lavoratori UPS Italia