Lettera unitaria  al Governo

 

AITE – AITI - ANCST/LEGACOOP – ANITA – ASSOESPRESSI – ASSOLOGISTICA -  ASSTRI – CLAAI - CONFARTIGIANATO TRASPORTI – CONFETRA – CONFTRASPORTO – ECOTRAS – FAI - FEDERLAVORO E SERVIZI/CONFCOOPERATIVE – FEDERTRASLOCHI – FEDESPEDI – FEDIT - FIAP-L - FIAP-M – FISI - FITA/CNA - PRODUZIONE E SERV.LAV./AGCI - SNA/CASARTIGIANI – UNITAI

FILT/CGIL - FIT/CISL - UILTRASPORTI

                                                                      Roma, 17 maggio 2005

On. Gianni Letta Sottosegretario
Presidenza del Consiglio

On. Roberto Maroni
Ministro del lavoro e delle
Politiche Sociali

 

On. Pietro Lunardi

Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

 

 

Oggetto: applicazione della direttiva 2002/15/CE sui conducenti degli autoveicoli – Lavoratori mobili.

 

         Facciamo seguito alla nostra del 7 febbraio 2005 con la quale si è trasmesso un avviso comune -raggiunto tra le parti - per il recepimento della Direttiva Europea di cui all’oggetto e si è richiesto un incontro, presso i Ministeri competenti, finalizzato a verificare la compatibilità della proposta formulata e la volontà politica di recepirla e sostenerla.

 

         Come a Voi noto, le limitazioni degli orari di lavoro per i lavoratori viaggianti, per il solo personale subordinato, introdotte dalla Direttiva unitamente alla crisi congiunturale in cui versa il settore rischiano di aprire una ulteriore fase di destrutturazione delle imprese che, nell’intento di garantirsi competitività e la stessa sopravvivenza, potrebbero procedere alla trasformazione dei rapporti di lavoro da subordinati a parasubordinati per evitare i vincoli imposti dalla Comunità Europea.

 

         Inoltre, il mancato recepimento della Direttiva entro i termini fissati (23 marzo 2005) introduce un clima di precarietà legato alle attese dei dipendenti, che potrebbero rivolgersi alla magistratura per chiedere la disapplicazione delle norme in contrasto con il diritto comunitario, ed all’impossibilità dell’impresa di organizzarsi.

 

         Infine, le parti firmatarie dell’avviso comune, hanno congelato l’applicazione del Ccnl di categoria, scaduto ormai da 16 mesi e su cui esiste un’intesa raggiunta in data 29 gennaio u.s., in attesa di conoscere l’orientamento del Governo sulla materia del recepimento della Direttiva.  

 

Tale situazione ha determinato che le misure normative sugli orari per il restante personale e sul mercato del lavoro non trovino attuazione e che circa mezzo milione di addetti del settore (il Ccnl è applicato all’intero ciclo della movimentazione delle merci) non ha potuto percepire gli aumenti economici necessari a garantire il potere d’acquisto dei salari, determinanti ad evitare un impoverimento della popolazione e fondamentali per sostenere una ripresa del ciclo economico.

 

Lo scenario così descritto sta assumendo caratteristiche insostenibili!

 

Pertanto si riconferma la richiesta di una urgente convocazione presso i Ministeri competenti preannunciando che in assenza di sollecito riscontro, le parti firmatarie dovranno valutare tutte le iniziative congiunte, idonee a garantire la sopravvivenza delle imprese e gli interessi dei lavoratori occupati.

 

Confidando sulla giusta attenzione che Vorrete dare alla presente e sulla sollecita convocazione di un incontro, porgono i migliori saluti.

 

 

Per le organizzazioni imprenditoriali

 

Per le organizzazioni sindacali