Riforma sulla rappresentanza e la contrattazione:

Prima del 28 Giugno 2011: la stagione dei contratti separati

12 Febbraio 2007 durante la XV legislatura ( la seconda più corta della Repubblica) se metteva a punto un accordo storico fra i sindacati confederali. si metteva a punto le "Linee guida e gli obbiettivi per avviare il confronto con il governo in materia di crescita economica sociale e di sviluppo sostenibile. venne definita una sintesi unitaria.

La strada non è quella giusta! La nostra opposizione insieme alla Rete28Aprile.

Questo accordo sottoscritto da CISL-UIL-UGL e Associazioni delle Imprese, è stato considerano da tutti coloro che hanno fatto dell’unità sindacale - a qualsiasi costo - elemento decisivo per recuperare una forza sindacale persa a causa di questi accordi separati

Tutto ciò ha messo in evidenza una decisa ambiguità del gruppo dirigente della Cgil che, se da un lato non ha firmato la controriforma del contratto nazionale nel gennaio 2009, dall'altra ha sempre cercato pervicacemente di farsi riammettere ai tavoli della concertazione da cui era stata esclusa piuttosto che organizzare realmente il conflitto per conquistare miglioramenti significativi per i lavoratori.

In questi tre anni non è stato messo in campo una vera mobilitazione per far fallire gli accordi separati, le  grandi manifestazioni di piazza dell'aprile del 2009 e del novembre del 2010 e i quattro scioperi generali svolti in questo arco di tempo (ultimo quello del 6 maggio 2010), hanno sempre reso evidente come l'obbiettivo del vertice Cgil non era demolire questi accordi, ma depotenziare sul nascere qualsiasi tentativo di far fare alla mobilitazione un salto di qualità.

Il conflitto “dichiarato” nelle assemblee e riunioni da parte dei vertici sindacali non si è mai tradotto in azione, lo dimosta, sulla viva carne dei lavoratori il numero di Contratti Nazionali (87 nel 2010) sottoscritti dalle diverse categorie, contenenti gli elementi essenziali dell’accordo separato. Il nostro Contratto nazionale di lavoro non è stato da meno. (vedi documento sul rinnovo Ccnl 2008-2012)

La natura di questi accordi: volontà di regolamentare i salari e i diritti dei lavoratori in base alle esigenze del padrone.

l’accordo del 28 Giugno 2011:

testo e commento della segreteria nazionale Cgil

sintesi sul 28 giugno ed effetti sulla contrattazione

cronologia dei fatti: 28 giugno e art.8 della finanaziaria

La Rsu Ups nella mischia

 Diffusione degli articoli usciti sulla stampa quotidiana: rassegna stampa: la sinistra e l’accordo, le diverse voci

C’e’ chi dice no in categoria: la Filt di Vicenza (perché no all’accordo)

 Le Rsu Ups partecipano alla costruzione del "comitato per la democrazia nel settore " della sinistra sindacale "La Cgil che vogliamo"

27 Luglio 2011: il nostro No all'accordo, intervento al Direttivo regionale Filt-Lombardia

Estate 2011: il salto qualitativo del governo Berlusconi la finanziaria dettata dalla BCE e l'art. 8 della finanziaria

Articolo 8 della Finanziaria: il governo su sollecitazione della UE- BCE sollecita un nuovo intervento legislativo in materia di lavoro rappresentata dall'art.8 della finanziaria.

nostro commento alla finanziaria e relativa spiegazione. Dopo aver dato la mano adesso vogliono tutto il braccio!

settembre 2011: le OOSS di settore si smarcano rifiutando l'applicazione dell'art.8 la presentazione e il documento unitario

campagna consultazioni fra i lavoratori sul 28 giugno: le nostre osservazioni e la nostra campagna per il NO! all'accordo