CCNL 2008-2012:
Il Fondo Sanitario
aziendale o welfare aziendale
Marzo 2011: Persa la battaglia per un contratto nazionale degno di questo nome, le RSU Ups Milano Vimodrone, nonostante la decisa opposizione al modello sanitario integrativo aziendale o welfare aziendale, cercano di limitare i danno a carico dei lavoratori.
Qualche spiraglio si apre intorno alle 10 Euro - quota di salario differito- destinate all’assistenza sanitaria. Nei pochi spazi esistenti per una contrattazione sul tema, abbiamo cercato di mettere in piedi una proposta che privilegiasse la forma sanitaria di tipo mutualistico – dove la tradizione operaia ha saputo sapientemente costruire una modalità utile alle esigenze dei lavoratori - rispetto alla forma indicata dalle OOSS cioè di tipo bancario o assicurativo. Avremmo voluto sostituire nel nostro piccolo il paradigma di riferimento : la salute come fatto e servizio sociale e non come macchina generatrice di profitti.
Maggio –Giugno 2011: Le Rsu
propongono all’azienda un progetto di piano sanitario integrativo coinvolgendo la Società di Mutuo soccorso Cesare Pozzo. Eravamo arrivati ad un passo dall’accordo
Alla notizia che l’accordo stava andando in dirittura d’arrivo, scoppia la “bagarre” con el OOSS nazionani rendendo palesi i veri interessi in gioco.
Le Segreterie Nazionali in forza dell'autorità invitano quelle regionali a non firmare quell’accordo ma anche a NON riconoscere le firme dei delegati RSA UPS che, eventualmente, avrebbero firmato quell’ accordo!
Alcuni
passaggi significativi : “Aldilà della
qualità della proposta, che non è in discussione, non è possibile aderire a
questi fondi perché in contrasto con le intese del CCNL 26 gennaio 2011, che
prevedono la costituzione di fondo nazionale. In caso di sottoscrizione la
firma FILT CGIL deve essere ritirata. Vi chiediamo di prestare attenzione, in
tutti i territori, a scongiurare sul nascere queste proposte aziendali.”
Solo la segreteria territoriale della Filt (Vicenza) si schiera con i lavoratori e le RSU Ups di Milano e Vimodrone.
La maggioranza delle Rsa/Rsu Ups vengono convinte a non firmare perché al dire delle Segreterie Nazionali "sarebbe stato un accordo peggiorativo rispetto alla futura proposta nazionale" … Al di là della pochezza delle argomentazioni, per le RSU UPS è scontro con la direzione nazionale, regionale, ma anche nostro malgrado, con le altre rappresentanze sindacali aziendali, cadute nel tranello!
2 Luglio 2011: Parte la campagna
d’informazione: il Comunicato, il volantino: furto in corso d’opera
27 Luglio 2011 In occasione di un direttivo Regionale Filt convocato per ratificare le decisioni intorno agli scellerati accordi confederali di giugno (accordo del 28 Giugno 2011) a margine della discussione si sviluppa una polemica fra il delegato UPS e membro del direttivo regionale e il gruppo dirigente della Lombardia che aveva lavorato sotto dettatura del nazionale ad evitare l’accordo proposto dalle RSU. Non avendo avuto la possibilità di rispondere al dileggio concertato abbiamo scelto la forma scritta inviando tale missiva a tutti i membri del direttivo regionale della Filt-Lombardia.
Agosto 2011. Durante l’estate parte una Campagna nazionale a favore del progetto nazionale di sanità integrativa. Le direzioni nazionali mettono in circolazione l’accordo fra le parti per la costituzione del Sanilog. il loro obbiettivo è dimostrare che i passi avanti fatti, anche se con lentezza,sono quelli giusti: la costituzione di un ente di sanitario nazionale di categoria integrativo.
1-1-2012 ... Ma come avevamo previsto, il sistema sanitario integrativo non parte!
29 Febbraio 2012: le burocrazie confederali e dei padroni occupano le poltrone assegnate ... Sanilog e Ebilog